Ben seduto sui ginocchi
l'ho schizzato, con al vento
i suoi riccioli barocchi,
pensieroso e tutto intento
a scoprire i fantasmi
e le streghe. Erotismo
e notevoli sarcasmi
il suo ipperrealismo
generò, anche in pittura.
Studiò pur filosofia.
E' freschista con bravura.
E con molta allegria
intrattiene chi l'ascolta
con la « verve » disinvolta.
Io affermo, non scherzando:
« Si! E' Renzo, il Rolando! »