È una storia che affonda nella storia,
che ha le sue radici a Murisengo,
che sa di buono, di farina e gloria,
una vicenda a cui molto ci tengo.
Primi novecento, ramo materno,
già panetteria, lui scuola d’Arte
ma quella Bianca, e vince al lotto un terno.
Il pane, dopo un po’, mette da parte,
da trent’anni lui è pasticceria,
lavora con la mamma e con la moglie.
La torta di nocciole? Sciccheria!
I biscotti? Da toglierti le voglie!
Pasta di meliga, krumiri e baci,
le farine di riso e il farro, usa.
Di dire basta, voi siete capaci?
Delizia anche solo chi annusa.
Cinquant’anni di fiere in ogni dove.
Lui ama i film d’azione e la montagna.
Di certo tu lo sai, qui non ci piove:
È Cesare Barberis, che cuccagna!