In lui c’è il “gene” dei ristoratori,
o forse il genio, ve lo dice Annita.
La causa sta nei genitori,
ora chiusi in... Convento (l’hai capita?)
Da Trino all’Alberghiero di Varallo,
poi spicca il volo: a Londra per un anno,
tre anni a Capri in cui si mette in ballo.
Poi Cervo e Salò di lui faranno
di pesce d’acqua dolce un grande esperto.
Usa prodotti propri del paese,
qui torna, insegna, ad ogni prova aperto,
lavora e conosce anche Borghese.
Poi a Madrid: è GIOIA il suo progetto,
la cucina italiana alla riscossa
e la Guida si inchina al suo cospetto,
quella Michelin s’intende, quella Rossa!
Col riso porta gioia al commensale,
parla coi piatti, la sua voce è quella
e poi è musicista amatoriale.
È Davide Bonato, è lui la stella!