Il nostro uomo viene da Voghera,
poi si “struttura“ ad Alba e a Torino.
Scatti veloci ha la sua carriera,
fin che diventa, lui, guru del vino.
Ama la moto e a calcio gioca in porta,
l’elicottero poi è nelle sue vene
ma la cosa che più gli importa
è l’acino d’uva e quello che contiene.
Dell’Enosis di Fubine è la mente.
Egli studia prima il territorio,
e solo così, dice, poi si sente
in un sorso il piacer liberatorio.
Dalla Svizzera alla Bulgaria
viaggia e ricerca collaborazione,
dalla Georgia al Kazakistan via via
dell’uva cerca la celebrazione.
Lui è tra i grandi enologi mondiali
dai suoi calici noi, affascinati.
Dizionari, scrive, libri e manuali.
Donato, certo che sì, e poi Lanati