La presento a te lettore
con gli occhi suoi sognanti
fondi, vivi, pien d'ardore,
che ti evocan gl'incanti
delle ombre serotine
sui vigneti e sui castelli
delle valli monferrine.
I corvini suoi capelli
ho qui sottolineato.
Le ho messo il gran mantello
rosso e ben decorato
dei «Coppieri». Quale orpello
tiene al collo un «mestolino».
Il microfono lei sfiora.
Ha la «laurea del vino».
Questa giovane signora
che è Paola chiamata,
vispa, allegra, ognor garbata,
certo l'hai riconosciuta.
La mia voce resta muta.